Latte: 5 motivi per consumarlo

latte: 5 motivi per consumarlo

Il latte per le sue caratteristiche e proprietà fa parte del Gruppo 2 degli alimenti insieme al burro e ai derivati del latte. Nel Gruppo 1 troviamo carne, pesce e uova. Se si esclude dalla dieta il primo gruppo, da un punto di vista nutrizionale non ci sono problemi, perché anche il secondo gruppo è in grado di fornirci tutti i micronutrienti di cui necessitiamo. Bisogna solamente stare attenti ai grassi, il gruppo 2 infatti comprende alimenti ricchi in acidi grassi saturi.

Il latte ha delle caratteristiche e proprietà da essere considerato un alimento completo, infatti per natura il suo scopo è quello di alimentare il cucciolo che nasce. Certamente la composizione del latte dipende da molti fattori, come ad esempio la specie di provenienza, o l’alimentazione dell’animale che influisce molto sul prodotto finale.

Per essere precisi, il latte manca della componente fibrosa, per essere considerato un alimento completo. Ma la natura supplisce a questa mancanza introducendo direttamente nel latte il prodotto di fermentazione della fibra: l’acido butirrico.

Prima di vedere le caratteristiche e proprietà del latte bisogna soffermarsi sul processo di lattazione per poter comprendere meglio l’argomento.

Lattogenesi

Nei mammiferi l’organo deputato alla lattazione si chiama mammella. Questo organo è costituito da ghiandole tubulo-alveolari composte di natura ectodermica, e il numero di mammelle varia nelle diverse specie. Nella mucca ci sono quattro mammelle, nella pecora e nella capra sono solo 2. Mentre nella scrofa ne ritroviamo da dieci a dodici.

La lattogenesi inizia circa 5 giorni dopo il parto, gli estrogeni stimolano la secrezione di prolattina da parte dell’adenoipofesi mentre la PGF2a determina la diminuzione del progesterone. Questo innesca la sintesi del latte. Il controllo del processo quindi è opera anche di altri ormoni come l’ormone somatotropo che controlla il numero e la dimensione delle cellule mammarie, e gli ormoni surrenali e tiroidei necessari al mantenimento della lattazione.

L’eiezione del latte avviene grazie all’ossitocina che viene secreta dalla neuroipofesi, la sua durata è di circa 4-5 minuti. L’intero processo di lattazione di una mucca da latte dura circa 305 giorni.

Cos’è il Latte

Per definizione:

il Latte è il prodotto che si ottiene dalla completa, regolare ed ininterrotta mungitura della mammella di animali che siano in buon stato di salute, di nutrizione e non affaticati dal lavoro. (R.D. 994 DEL 09.05.1929)

Il latte è un colloide, ovvero una miscela eterogenea nella quale le sostanze che ne fanno parte si trovano in uno stato finemente disperso, intermedio tra la soluzione e la dispersione. Principalmente nel latte troviamo Lattosio e Sali minerali in soluzione, Proteine in sospensione e Grassi in emulsione.

Composizione del Latte

Il latte è costituito da:

  • 87% acqua
  • 2,9 – 3,3% proteine
  • Fino a 3,5% lipidi
  • 4% sostanze azotate non proteiche
  • 4,6 – 5% glucidi
  • 1% sali minerali + acidi organici (principalmente Potassio, Calcio, Fosforo, Magnesio, Sodio)
  • Vitamine (principalmente A, B9, B12, C)
  • Gas

Per ulteriori informazioni nutrizionali sul latte potete consultare le tabelle del Crea cliccando qua.

Glucidi sono rappresentati dal lattosio, lo zucchero del latte. Viene prodotto nell’apparato del Golgi, e la quantità di lattosio sintetizzato dalle cellule mammarie influenza la quantità di latte prodotta.

Le Proteine invece si possono suddivide in due gruppi:

  • 80% CASEINE: proteine calcio sensibili che facilitano l’assorbimento del Calcio
  • 20% SIERO PROTEINE: ne fanno parte Albumine, Immunoglobuline e Proteosopeptoni

Lipidi sono costituiti dal 98% da trigliceridi, poi si trovano anche fosfolipidi e colesterolo. Bisogna a questo punto ricordare che il Latte sebbene sia costituito da una quota molto bassa di grassi (3,5% massimo), essi sono costituiti da acidi grassi saturi per oltre il 60%. Questo è da tener presente quando se ne fa un uso eccessivo, o nelle persone vegetariane che non mangiando carne e pesce introducono più latte e derivati, sbilanciando l’introito di acidi grassi saturi.

5 Motivi per consumare il Latte

Innanzitutto, bisogna considerare che spesso gli alimenti posseggono delle qualità nascoste che passano in primo piano per la loro importanza, nonostante magari le molecole responsabili siano molto poche all’interno di questi alimenti. Il latte contiene dei fattori bioattivi che sono responsabili della sensibilità immunologica, della circolazione, della crescita e riparazione cellulare e anche dell’uptake dei nutrienti.

Non è il contesto giusto per elencare quali siano le molecole responsabili di questi processi, ma posso anticipare che derivano sia dalle caseine che dalle siero-proteine. Per esempio alcuni studi hanno indagato la Lattoglobulina ed hanno visto che fa migliorare l’assorbimento di Omega-3. La Lattoferrina, invece, svolgerebbe azione antiossidante e antibatterica, per poi arrivare al Lisozima che sarebbe in grado di distruggere le cellule batteriche.

1. Acido Butirrico

Come dicevamo all’inizio, l’acido Butirrico è il prodotto di fermentazione della fibra. Noi lo troviamo solamente nel grasso del latte, maggiormente concentrato negli animali che stanno molto tempo fuori al pascolo. L’importanza di questo acido grasso saturo è dovuto a 3 caratteristiche:

  • Anticancerogeno insieme alla vitamina A
  • Attività antimicrobica intestinale
  • Favorisce lo sviluppo dei villi intestinali
2. CLA: Acido Linoleico Coniugato

L’acido linoleico coniugato si trova solo nel latte e si tratta di un pool di isomeri, il più importante è il cis-9 trans-11 conosciuto col nome di acido Rumenico. Sembra che questo svolga azione antitumorale e ipolipidemica (in particolare anticolesterolemico). Questo acido nell’intestino dei ruminanti può trasformarsi in acido Vaccenico, l’unico acido grasso trans presente in natura.

Questa molecola, a differenza degli acidi grassi trans di origine industriale, non fa male! Anche in questo caso, gli animali che vengono tenuti al pascolo presentano maggiori quantità di CLA, dovuto al fatto che mangiando erba assimilano più omega-6  e omega-3, precursori di questi acidi.

3. Acido Oleico

Caratteristica tipica soprattutto negli animali tenuti al pascolo, rappresenta circa il 30% degli acidi grassi monoinsaturi presenti nel latte, insieme all’acido Vaccenico. Si origina come dicevamo principalmente dalla dieta e dalla mobilizzazione lipidica. Possiede qualità antiaterogene, promuove la salute del sistema cardiovascolare.

4. Acidi grassi Ramificati

Questi acidi grassi si originano dal rumine a partire dagli aminoacidi ramificati, il più importante è l’acido pentadecanoico (acido grasso saturo). Alcuni studi hanno visto che possiede attività antitumorali, specialmente è citotossico nel tumore alla mammella e alla prostata.

5. Acidi grassi omega-3

Per ultimo, il latte che deriva da animali maggiormente tenuti al pascolo, contiene anche acidi grassi della serie omega-3. Quest’ultimi sono molto importanti sempre per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare, abbassando la quota di trigliceridi nel sangue.

Conclusioni

In conclusione, come si è evinto da questo articolo, l’importanza di inserire il latte in una dieta equilibrata e bilanciata ha grandissima valenza per la nostra salute. Bisogna sempre però considerare l’intero processo di produzione e trasformazione della materia prima. Se consideriamo il latte che deriva da mucche che non vedono il pascolo nemmeno un giorno all’anno allora queste caratteristiche vengono meno. Questa è una questione su cui ci si dovrebbe soffermare prima di acquistare una bottiglia di latte.

In linea generale, però, questo alimento è in grado di apportarci tutti i macro nutrienti necessari, quindi per questo è giusto consumarlo secondo le linee guida per una sana alimentazione.

La frequenza di consumo è giornaliera, cercando sempre di limitarne la porzione per essere liberi di consumare latte di qualità, senza dover ricorrere all’uso di latti “magri” che pregiudicherebbero i requisiti di qualità elencati in questo articolo.


Bibliografia

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